Perchè le spazzole con setole rilevabili al metal detector possono trarre in inganno?
L’utilizzo del metal detector per rilevare frammenti metallici nei prodotti alimentari è un metodo molto diffuso ed efficace. Controllare la presenza di corpi estranei in plastica è però più complicato.
Molti operatori dell’industria alimentare ignorano che la rilevabilità di corpi estranei contenenti metallo dipende da diversi fattori:
- Vibrazioni
- Quantità e tipo di metallo contenuto nella plastica
- Dimensioni del corpo estraneo
- Orientamento del corpo estraneo rispetto al metal detector
- Dimensioni e composizione del prodotto alimentare che lo contiene
- Tipo di packaging
- Velocità del nastro trasportatore
- Tipo di metal detector utilizzato
- Calibrazione del metal detector
Ognuno di questi fattori può interferire con la rilevabilità del corpo estraneo e il loro effetto può essere cumulato. Come conseguenza, il metal detector non è affidabile al 100% e in ogni caso non è in grado di rilevare altri materiali non metallici come ossa, vetro, legno o plastica.
Le plastiche rilevabili usate per la produzione di utensili per l’industria alimentare contengono solo una piccola percentuale di materiale metallico rilevabile. Per questo, il sistema di rilevazione funziona solo se il frammento di utensile che si ricerca è abbastanza grande.
Studi e analisi sulla rilevabilità al metal detector delle attrezzature
Uno studio danese effettuato da Debra Smith (Global Hygiene Specialist di Vikan) e da Henrik H. Hagelund (Product and Tecnology Development Manager di Vikan)[1] ha esaminato la rilevabilità effettiva delle plastiche rilevabili al metal detector utilizzate da vari fornitori per la produzione di utensili e strumenti di pulizia per l’industria alimentare.
I risultati mostrano che, anche senza l’interferenza di cibo e packaging la reale rilevabilità è sempre molto variabile. Questa, infatti, risulta buona solo nei campioni di dimensioni più grandi (fino a 7 volte più grandi della sfera metallica utilizzata per testare il metal detector).
In modo particolare le spazzole utilizzate per la pulizia sono una fonte di contaminazione nell’industria alimentare: le setole possono spezzarsi, essere tagliate o sfilarsi e cadere nel cibo in lavorazione inficiandone la qualità e la sicurezza.
Lo studio analizza anche la resistenza, la funzionalità e la facilità di lavaggio delle setole realizzate in plastica rilevabile.
La resistenza delle materie plastiche rilevabili
Riguardo alla resistenza, dallo studio emerge come le setole in plastica standard (poliestere) siano fino al 68% più resistenti e fino a due volte più elastiche delle setole rilevabili al metal detector. È facile dedurre come le setole rilevabili rappresentino quindi un maggior fattore di rischio data la maggiore probabilità che si usurino e si spezzino.
Analizzando la funzionalità, il risultato appare molto simile: i due tipi di setola hanno la stessa capacità di rimuovere polveri. La situazione appare invece molto diversa quando si prende in considerazione la facilità di lavaggio delle spazzole. Per sua natura la plastica rilevabile al metal detector ha una superficie ruvida che tende a trattenere le particelle di polvere anche dopo un lavaggio standard, con ovvie conseguenze sul livello di igiene finale e sul rischio di cross contamination. Al contrario, le setole in plastica standard hanno una superficie molto liscia che facilita le operazioni di pulizia.
Conclusioni
In conclusione, lo studio mette in evidenza come, a causa delle ridotte dimensioni, le setole in plastica rilevabile non hanno in realtà molta probabilità di essere davvero rilevate dal metal detector nel caso in cui dovessero cadere nel cibo. La minore resistenza e la ridotta elasticità aumentano le probabilità che la setola si spezzi o se ne stacchi un frammento, aumentando di fatto il rischio di corpi estranei nel prodotto finito. Per contenere questo rischio sarebbe necessario aumentare il diametro delle setole, ma questo ridurrebbe l’efficacia della spazzola nel rimuovere le polveri fini.
La limitata facilità di lavaggio delle setole in plastica rilevabile rappresenta un rischio sia per il livello di igiene sia per la possibilità di cross contamination. Infine, come effetto secondario, la consapevolezza di utilizzare una spazzola con setole rilevabili al metal detector porta l’operatore ad abbassare il livello di attenzione nella ricerca di corpi estranei nel prodotto finito, portando dunque a ottenere l’effetto contrario.
Riassumendo, le spazzole in plastica rilevabile al metal detector:
- Hanno rilevabilità effettiva quasi nulla
- Hanno ridotta elasticità
- Sono difficili da lavare
- Rappresentano un rischio maggiore di cross contamination
- Portano a un abbassamento dell’attenzioone dell’operatore nella ricerca di corpi estranei
Al contrario, le spazzole in plastica standard:
- Hanno elasticità doppia rispetto alla plastica rilevabile
- Sono facili da lavare
- Rappresentano un minor rischio di cross contamination
- Comportano una maggiore attenzione dell’operatore nella ricerca di corpi estranei
Tavola riassuntiva:
SPAZZOLE IN PLASTICA RILEVABILE | SPAZZOLE IN PLASTICA STANDARD |
Rilevabilità quasi nulla | – |
Ridotta elasticità | Elasticità doppia rispetto alla plastica rilevabile |
Difficoltà di lavaggio | Facilità di lavaggio |
Maggior rischio di cross contamination | Minor rischio di cross contamination |
Minor attenzione dell’operatore nella ricerca di corpi estranei | Maggiore attenzione dell’operatore alla ricerca di corpi estranei |
La raccomandazione è quella di usare spazzole con setole in plastica standard, in colori a contrasto rispetto al cibo lavorato. Inoltre è utile ispezionare spesso il livello di usura e di sostituirle non appena necessario. La prevenzione della caduta accidentale di setole o di frammenti di esse nel cibo si svolge essenzialmente attraverso l’uso di prodotti di ottima manifattura e realizzati con materie prime di qualità.
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[1] “Metal detectable plastics use in cleaning tools and utensils – does it reduce foreign body risk?” Debra Smith, Global Hygiene Specialist & Henrik H. Hagelund, Product and Tecnology Development Manager, Vikan A/S, Denmark.