Perché avvalersi dei raggi UV-C per la sterilizzazione delle superfici
In un periodo storico come quello in cui stiamo vivendo, la consapevolezza di essere circondati dalla massima pulizia e igiene possibile è diventata basilare. Sapere di poter venire a contatto con i tanti pericoli presenti oggi ci impone di prendere le migliori contromisure per ridurre al minimo i danni alla nostra salute. Superfici, tavoli da lavoro nell’alimentazione, ambienti sanitari: sono tutti ambiti dove pulizia, igiene, disinfezione e sterilizzazione sono ormai fondamentali. In questo articolo vedremo la tecnologia della sterilizzazione a raggi UV-C come alleata fondamentale per la disinfezione delle superfici di lavoro.
Si parla generalmente di disinfezione quando si intende il complesso dei procedimenti e delle operazioni atte a rendere sani determinati ambienti, mediante la distruzione o inattivazione di microrganismi patogeni. Il processo di disinfezione può avvenire con l’ausilio di sostanze chimiche, ma anche tramite l’utilizzo di metodi di tipo fisico. E tra questi ultimi rientrano i raggi UV-C.
Di cosa si tratta?
L’intervento con i raggi UV-C è un metodo molto efficace di disinfezione oltre che di sterilizzazione, perché punta a eliminare tutti i microrganismi, compresi quelli più resistenti come le spore. L’effetto germicida è dovuto all’effetto distruttivo esercitato dalle radiazioni UV-C sul DNA o RNA di virus, e sul DNA di batteri, spore, funghi, muffe e acari. In pratica, questi raggi vanno a creare dei danni nel genoma del microrganismo impedendogli la corretta replicazione. Insomma, un vero e proprio terminator dei nemici della nostra salute.
L’efficacia del trattamento
Con dei piccoli accorgimenti, il trattamento con i raggi UV-C risulta essere altamente efficace oltre che semplice nel suo impiego, sicuro per gli operatori e adattabile a ogni ambiente. Alcune lampade sono appese al soffitto e filtrano l’aria in maniera perfetta, così come risulta esemplare il modo in cui vengono neutralizzati i batteri che si accumulano sui nastri trasportatori.
Il trattamento con i raggi UV-C agisce oltretutto costantemente e nel lungo periodo.
Dove vengono utilizzati i raggi UV-C?
Questo sistema è utilizzato per disinfettare:
- Ambienti ospedalieri, laboratori e sulle superfici da lavoro alimentari dove è fondamentale la massima disinfezione e sterilizzazione.
- Celle frigorifere, nastri trasportatori e all’interno dei magazzini in modo tale da ‘accogliere’ gli alimenti nella maniera più pulita e igienica possibile.
Quando i raggi UV-C sono usati nel modo corretto, agiscono su tutti i microrganismi e non generano residui tossici.
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Raggi UV-C e SHELF LIFE
I raggi UV-C sono importanti anche sotto un altro fondamentale aspetto. Hanno infatti la capacità di eliminare batteri, virus, spore, funghi, muffe e acari senza generare forme resistenti, situazione questa che potrebbe invece presentarsi con l’utilizzo di disinfettanti chimici e antibiotici. Di conseguenza, viene garantita la qualità dei prodotti alimentari, allungando notevolmente la shelf life, ovvero quella che letteralmente viene intesa come ‘vita di scaffale’. Si tratta, nel particolare, della vita commerciale del prodotto, ed è esattamente il periodo di tempo che intercorre fra la produzione e il consumo dell’alimento senza che ci siano rischi per la salute del consumatore. Quasi un elisir per gli alimenti, dunque, che godono di una maggiore e migliore conservazione.
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Dunque, tanti vantaggi e raggiungimento degli obiettivi decisamente più alla portata rispetto all’utilizzo di altri strumenti.
Per maggiori informazioni sull’utilizzo dei raggi UV-C rivolgiti alla Tecnafood, la cui sede è in Via Togliatti n. 12, a Bomporto, in provincia di Modena, numero di telefono 059 909881.
